Una piccola percentuale di fumatori che smette con questi prodotti e attribuisce all'uso il successo di aver smesso, ma in realtà riesce a smettere nonostante li abbia usati e non perchè li ha usati. Con questo genere di prodotti otterrai solo di sostituire un problema con un altro.
Molte volte ci telefonano persone che hanno smesso di fumare, ma sono diventati dipendenti delle gomme da masticare/cerotti alla nicotina, sigarette elettroniche e altre che oltre ad usare queste ultime, continuano a fumare. La peggiore conseguenza dell’uso dei surrogati è far durare più a lungo il problema e spostare il problema invece di liberarsene.
Fumare è una tossicodipendenza e se continuiamo ad immettere nell’organismo nicotina manteniamo vivo il desiderio e la frustrazione.
Con questi metodi si ottiene una certa percentuale di successi, soprattutto nell'immediato, ma purtroppo anche una buona percentuale di ricadute, per le quali l'aspirante non fumatore si trova a fumare molto più di prima.
La Vareniclina in Italia: Champix altro farmaco per la cessazione dell’abitudine al fumo; Dopo la commercializzazione del farmaco è stata riportata un’associazione tra Vareniclina e aumentato rischio di cambiamenti comportamentali, agitazione, depressione, ideazione suicidaria e comportamento suicidario.
Il fumatore si e' reso conto di essere classificato (a torto o ragione) in una categoria emarginata, di essere isolato come un portatore di malattie (quasi un "untore"), indicato a dito, bersagliato da improperi, letteralmente espulso da alcune manifestazioni della vita sociale.
Secondo i dati dell’Anmco (l’Associazione nazionale dei medici cardiologi ospedalieri) la maggior parte dei fumatori muore d’infarto, non di cancro. Forse morirebbero di cancro, ma non fanno in tempo ad arrivarci. Questo accade perchè il fumo contribuisce a ostruire le arterie, e a formare coaguli di sangue nei punti bloccati. Smettendo, comincia a ridursi notevolmente il rischio già entro 6-9 mesi.
Le motivazioni che derivano da queste situazioni portano, per una grandissima parte di fumatori, alla decisione di "SMETTERE".
L'inizio di questo percorso e' identico per tutti: faccio da solo e qualcuno, soprattutto se le motivazioni sono molto forti, riesce davvero.
E gli altri? In alcuni casi assistiamo ad una vera e propria resa (non ci riuscirò mai…), altri cercano e si affidano a rimedi empirici, altri ancora a metodologie più o meno classiche quale l'agopuntura.
Potrete rendervi conto che chi pratica l'agopuntura si occupa di ben altro che fare smettere di fumare, infatti 80% delle persone che si rivolgono a noi hanno già tentato l'agopuntura senza successo.
Il vizio del fumo
Il vizio del fumo ha molte connotazioni e si "modella" sulla persona come un vestito su misura:
Piacere tattile (il tenere la sigaretta tra le dita)
Piacere visivo (un esperimento fatto con un gruppo di fumatori bendato ha dimostrato che dopo qualche tempo non erano più in grado di distinguere la sigaretta accesa da quella spenta)
Sensazione di eccitazione
Piacere labiale, sensazione di rilassatezza
Sensazione di sicurezza
...ed ancora, la dipendenza da nicotina.
Questo significa che il fumatore trae dal fumo quello che in psicologia è definito guadagno secondario, cioè la compensazione ad una carenza emotiva interna (la mancanza di fumo fa diventare nervosi): non tutto quindi può andar bene per tutti.
Il Centro Italiano Antifumo si occupa da anni di questa problematica ed ha messo a punto specifiche tecniche antifumo che tengono conto delle "esigenze inconsce" di chi si rivolge a noi per la soluzione del problema del fumo.
Le nostre procedure si avvalgono di tecniche esclusive in due fasi distinte e contemporanee:
Attacco diretto al sintomo fumo
Ricerca ed eliminazione delle cause che lo tengono in vita.