DONNE E SIGARETTE

CENTRO ITALIANO ANTIFUMO

Sei una fumatrice? ALLORA TI PUO' INTERESSARE

In questa pagina troverai informazioni su come smettere di fumare, sui rischi per la salute legati al tabagismo, ma anche sui benefici della disassuefazione dal fumo.
Il nostro principio? 
Far smettere di fumare con serenità. Le informazioni raccolte si basano sulle conoscenze scientifiche più recenti e prendono in considerazione anche il vissuto delle persone maggiormente coinvolte

Ho paura di ingrassare 
Le fumatrici che hanno partecipato ai sondaggi dicono: "Ho paura d'ingrassare..." Questa è la paura numero uno delle donne, fortemente alimentata dalla pubblicità.
Proponendo sigarette dalle silhouette longilinee, le industrie del tabacco trasmettono un messaggio tanto perverso quanto pericoloso: "Fuma, sarai magra, quindi seducente!".

Ma non necessariamente smettere di fumare significa ingrassare a dismisura. E possibile limitare l'aumento di peso osservando alcune precauzioni,fare un po' di moto e alimentarsi in modo equilibrato.
D'altra parte la nicotina aumenta artificialmente il dispendio energetico. Una grande fumatrice brucia cosi circa 200 calorie al giorno in più di una donna che non fuma, un quantitativo che rappresenta l'equivalente calorico di un cornetto e mezzo.

Ecco il dire "MI MANCA IL FIATO QUANDO FACCIO LE SCALE"

Fumare è un modo pericoloso per controllare il proprio peso! Smettere di fumare non fa (necessariamente) ingrassare! "

Se smetto di fumare, ingrasserò ..." Un ritornello conosciuto, che potrebbe diventare un'ossessione per molte aspiranti ex fumatrici. Eppure l'aumento di peso non è una fatalità: circa il 30% delle persone che smettono di fumare non aumenta di un grammo!

Con una strategia adeguata è perfettamente possibile limitare al minimo la crescita ponderale.

Una scelta giusta: seguire un'alimentazione prevalentemente a base di verdura, frutta e proteine; limitare i dolciumi e i grassi. Una sforzo pagante: l'esercizio fisico. Non occorre raggiungere prestazioni da primato! Salire le scale, portare a spasso il cane, dedicarsi al giardinaggio camminare con un buon passo, lavare i vetri, sgomberare la neve, giocare con i bambini: le attività più normali, ma anche quelle più divertenti hanno un influsso positivo sull'organismo, a condizione che vengano ripetute ogni giorno.


Il nostro trattamento ti aiuterà a non aumentare di peso.

Ricorda: Una volta risolto il problema della dipendenza, la neo ex fumatrice è più serena e quindi più disponibile nei confronti di una strategia volta a limitare l'aumento di peso.

Niente diete ferree! Seguire una dieta ferrea è sbagliato! Quando si dimagrisce, si bruciano meno calorie. Quindi, è meglio procedere lentamente e rinunciare ogni giorno a una porzione di patate fritte, anziché privarsene del tutto. In generale il peso si stabilizza dopo sei mesi dalla cessazione del fumo.

Ricorda che liberandoti della sigaretta, hai vinto su tutta la linea! Finita l'epoca dei capelli e dei vestiti impregnati di fumo, dell'alito maleodorante, delle tracce giallastre sulle dita e sui denti, del colorito grigiastro.

La seduzione senza tabacco ha ispirato uno slogan ormai famoso: "Baciare un fumatore è come baciare un posacenere!" E di riflesso potremmo anche dire: "Baciare un non fumatore è molto più piacevole!".

Il movimento ha poi anche un effetto benefico sul morale!

L'aumento di peso dovuto all'interruzione del fumo tende ad attenuarsi con il tempo. E ora di smetterla! Mille buoni motivi per smettere di fumare. Tosse, alito cattivo, odore pestilenziale di fumo freddo, pelle rugosa, il peso della dipendenza, si ma... Abbiamo sempre tanti brutti "buoni" motivi per continuare ad avvelenarci.
Eppure le cifre parlano chiaro, le conseguenze sono inevitabili e inquietanti. Da circa vent'anni il cancro ai polmoni uccide anche le donne.

La tosse della fumatrice

Tosse e bronchite cronica accompagnano spesso le fumatrici. Perché? Il fumo di tabacco ostacola e danneggia il "sistema di pulizia" presieduto dai bronchi. Questo sofisticato meccanismo di protezione dell'organismo viene dapprima paralizzato, poi distrutto: il muco si accumula assieme alle particelle di fumo, restringe e infine blocca le vie respiratorie più piccole. Il corpo cerca di liberarsi tossendo. Il muco accumulatosi nelle vie respiratorie costituisce un terreno ideale per la proliferazione dei batteri, e quindi per le infiammazioni delle vie respiratorie. A medio termine una bronchite (tosse, espettorazione) può trasformarsi in una bronchite cronica.

Enfisema polmonare

Nei fumatori, si osserva un eccesso di elastasi, una sostanza che distrugge il polmone. Dopo anni di maltrattamenti inflitti ai propri polmoni, il fumatore corre il rischio di ammalarsi di enfisema polmonare. Si tratta di una distrizione parziale e irreversibile del polmone. A questo stadio, la salute è gravemente minacciata. Il tabagismo compromette un altro sistema di pulizia naturale affidato a cellule specializzate, i macrofagi. Di conseguenza, visto che il fumatore elimina meno bene i microbi e gli inquinanti, rischia di sviluppare delle infezioni polmonari.

La prova del fazzoletto…

Prova a fumare una sigaretta attraverso un fazzoletto bianco, poi osserva i residui che inali nei tuoi polmoni. Queste particelle di fumo contengono numerose sostanze cancerogene e irritanti. La carta delle sigarette è impregnata di prodotti chimici tossici. Brucia la carta di una sigaretta e respira il fumo di combustione: ti accorgerai che questi prodotti sono fortemente irritanti.

Ciclo mestruale perturbato

Le fumatrici lamentano una carenza di estrogeni (ormoni femminili). I motivi sono due: da un lato il tabagismo comporta una diminuzione della secrezione di estrogeni, dall'altro agisce sul fegato provocando un'accelerazione della distruzione di questi ormoni.

Le fumatrici soffrono quindi più spesso di disturbi del ciclo mestruale (ciclo irregolare, dolori). La carenza di estrogeni ha effetti negativi anche sul seno, sull'utero e sul feto. I rischi legati alla pillola.

Pillola e tabacco non sono certo un'accoppiata vincente! Le fumatrici che prendono la pillola contraccettiva mettono in pericolo la loro salute, soprattutto dopo i 35 anni. Per loro, il rischio di trombosi (formazione di coaguli di sangue che ostruiscono le vene), infarto o ictus è fortemente auamentato. Questo rischio diminuisce, senza tuttavia essere totalmente eliminato, con le pillole che contengono pochi estrogeni.

Inoltre, il rischio di complicazioni durante la gravidanza è molto più elevato nelle fumatrici che prendevano la pillola prima di rimanere incinte. Si raccomanda quindi di non fumare quando si prende la pillola!


Fumare per due...

Fumare durante la gravidanza è dannoso per il feto. Le conseguenze di questo tabagismo passivo in utero sono molteplici: Una fumatrice impiega più tempo (50% in più) a rimanere incinta rispetto a una non fumatrice. Nelle fumatrici, il rischio di aborto spontaneo è moltiplicato per due. Una futura madre che fuma priva parzialmente il feto d'ossigeno. Come? il monossido di carbonio penetra nel sangue del feto e può provocare un'ipossia fetale (apporto insufficiente di ossigeno al feto). La nicotina passa attraverso la placenta, e quindi viene assorbita dal feto. Non è mai troppo tardi…Si, vale sempre la pena di smettere di fumare, anche se la gravidanza è già iniziata. La cessazione del fumo riduce sensibilmente i rischi per la made e per il bambino.

Per ogni sigaretta quotidiana fumata durante la gravidanza, il peso del feto diminuisce di 15 grammi. In media, i figli di fumatrici pesano 200 grammi in meno dei figli di non fumatrici.

Il rischio di dare alla luce un bambino che pesa meno di 2,5 kg è raddoppiato per le fumatrici. Un bimbo che pesa poco alla nascita potrebbe sviluppare delle complicazioni.

Il rischio di prematurità è moltiplicato per due se la mamma fuma. Rispetto ai bambini nati a termine, i piccoli prematuri corrono maggiori rischi di sviluppare delle complicazioni. Il rischio di morte improvvisa del neonato è moltiplicato per tre se la madre fuma durante la gravidanza o dopo la nascita.

Fumo e allattamento

Due ragioni per non fumare durante l'allattamento: le mamme fumatrici hanno meno latte delle mamme non fumatrici (circa il 25% in meno) e la nicotina penetra nel latte materno. In ogni caso l'allattamento è importante. Numerose sostanze fondamentali per lo sviluppo fisico del bebè sono presenti soltanto nel latte materno. Quest'ultimo contiene preziosi anticorpi che proteggeranno il lattante dalle infezioni. Il bebè nutrito al seno sarà inoltre meno soggetto alle allergie. L'allattamento rafforza anche i legami affettivi, quindi è senz'altro benefico per la relazione tra la mamma e il suo bambino.

Se nonostante tutto si opta per l'allattamento...La nicotina passa molto rapidamente nel sangue. Per limitare i danni, le mamme fumatrici dovrebbero fumare dopo le poppate. Seconda precauzione: fumare sempre lontano dal bambino, in un altro locale.
I genitori fumano, il figli tossiscono...

I bambini che crescono in un ambiente fumoso sono le prime vittime del tabagismo passivo. Essi soffrono più spesso degli altri di problemi respiratori nel corso dei primi anni della loro vita.

Nei bambini e negli adolescenti dai 5 ai 16 anni che respirano regolarmente fumo, si possono osservare diverse forme d'irritazione delle vie respiratorie: tosse, espettorazione, deficit respiratorio accompagnato da sibili. Questi giovani soffrono anche più spesso di otiti e di angine.

Il tabagismo passivo dei bambini e degli adolescenti aumenta il rischio di asma. Il rischio che i bambini di genitori fumatori diventino anche loro dei fumatori è moltiplicato per due rispetto ai figli di non fumatori.


Menopausa precoce

Lo abbiamo già detto: il tabagismo influisce sulla vita ormonale della donna e la menopausa non sfugge a questo fenomeno: La menopausa compare da uno a due anni prima nelle fumatrici rispetto alle non fumatrici.

I disturbi legati alla menopausa (vampate di calore, disturbi della memoria, ecc.) sono più importanti nelle fumatrici rispetto alle non fumatrici. Nelle donne in menopausa, il tabagismo aumenta il rischio di osteoporosi (rarefazione della massa ossea), una malattia che provoca dolori e fratture, in particolare a livello del collo del femore, del polso e delle vertebre.



Invecchiamento precoce

Fumare non giova alla pelle e al colorito. Dopo aver fumato, i vasi sanguigni periferici che irrorano la pelle rimangono contratti per parecchi minuti. In altre parole, la circolazione e l'ossigenazione del sangue sono limitate e la pelle viene nutrita in modo insufficiente.

A lungo andare, essa perde la sua elasticità, invecchia più rapidamente e si raggrinzisce, in particolare attorno alla bocca. Anche le smagliature sono un fenomeno più frequente. Per completare questo quadro tutt'altro che rallegrante, il tabacco provoca l'alito cattivo, ingiallisce i denti e impregna i vestiti e altri tessuti come nessun profumo riesce a fare.

Quando si fuma, si fa più fatica a respirare. Se a 20 anni la capacità respiratoria è del 100%, a 70 anni è del 60% nelle non fumatrici, e soltanto del 40% nelle fumatrici.



La trappola delle "mild", "light" e "ultra-light "

Molti pensano che fumare sigarette mild, leggere e ultra-leggere sia meno pericoloso. Sbagliato! I fabbricanti di sigarette sono maestri nell'arte di giocare con la nostra dipendenza. Non solo le sigarette dette "leggere" non sono meno nocive, bensì causano anche un altro tipo di cancro ai polmoni (adenocarcinoma) dalla prognosi altrettanto nefasta.

Per soddisfare il suo bisogno di nicotina, un fumatore o una fumatrice di sigarette leggere tende a fumarne di più, ma anche ad aumentare il numero e l'intensità dei tiri. Non dimentichiamo che è proprio la dipendenza farmacologica dalla nicotina che spinge ad inalare sempre più profondamente!

Questo comportamento compensatorio non è certo innocuo: espone gli alveoli polmonari e i bronchioli a forti quantitativi di componenti tossiche presenti nel fumo, con il rischio di favorire la formazione di un tumore maligno del tipo adenocarcinoma nelle regioni periferiche del polmone.



Attenzione, le etichette ingannano!

Le concentrazioni di nicotina e di catrame segnate sui pacchetti di sigarette non corrispondono alla realtà. La verità è che le cifre indicano i tassi rilevati nel fumo, non nel tabacco. Inoltre, le misurazioni della nicotina e del catrame vengono effettuate da macchine e non tengono conto della pratica umana. Uno studio condotto sulle sigarette vendute in Francia dimostra che le sigarette leggere liberano fino a 12 volte più nicotina e catrame di quanto non lo indichino le cifre sui pacchetti.

Da un sondaggio americano risulta che circa la metà dei consumatori di sigarette "light" ignora che i filtri delle loro sigarette sono muniti di pori di ventilazione. Questi fori sono in gran parte ostruiti dalle dita del fumatore, il che aumenta fortemente i quantitativi di catrame e nicotina liberati da tali sigarette.

Incredibile ma vero! Tutte le sigarette, comprese le leggere, contengono più o meno lo stesso quantitativo di nicotina! I documenti interni dell'industria del tabacco, resi pubblici grazie ai recenti processi americani, hanno rivelato che i fabbricanti di sigarette manipolano i test fabbricando delle sigarette "elastiche". In altre parole, queste sigarette rilasciano molta nicotina ai fumatori, ma poca nicotina alla macchina incaricata di determinare le concentrazioni nel fumo. Veramente astuti, non c'è che dire!



Dipendente dalla sigaretta, io? Risposta affermativa!

Una realtà spesso sottovalutata: le sigarette generano una forte dipendenza fisica. E anche per questa ragione che i fumatori continuano a fumare. Accendendosi una nuova sigaretta, calmano immediatamente il loro bisogno di fumare. Accendendosi una nuova sigaretta, calmano immediatamente il loro bisogno di fumare. Ricordiamo che si parla di dipendenza quando si perde il controllo sul consumo di una sostanza e si continua ad assumerla nonostante le conseguenze negative di tale consumo. Il tabagismo corrisponde perfettamente a questa definizione.

È utile ricordare che la nicotina delle sigarette raggiunge il cervello a una velocità incredibile (meno di 7 secondi), creando un vero e proprio "shoot", chiamato anche "impatto" o rafforzamento positivo. È proprio questo "picco" di nicotina che è all'origine del piacere di fumare e quindi della dipendenza.

Ogni sigaretta fumata alimenta e rafforza questa dipendenza, che con il tempo incatena le persone alla sigaretta. Smettere di fumare significa liberarsi dalla schiavitù della dipendenza. Fumare genera una dipendenza tenace, dalla quale ci si può comunque liberare. Molti ex fumatori hanno affermato che liberarsi da questa dipendenza è stato meno difficile di quanto avessero immaginato. E che se lo avessero saputo, avrebbero smesso di fumare molto prima.



La sigaretta, un'amica perfida

Perché le donne fumano? Perché sono dipendenti dal tabacco e cercano il piacere (effimero) che procura loro la sigaretta... Fumare può anche "sostenerle" dando loro l'impressione di resistere meglio agli stress della vita e di aiutarle a lottare contro gli stati d'animo caratterizzati da tristezza e depressione. Ma non illudiamoci: se apparentemente la sigaretta calma, è innanzi tutto perché la nicotina colma la sensazione di "mancanza" legata alla dipendenza dal tabacco.

Un'automedicazione pericolosa Le persone depresse sono spesso dipendenti dalla sigaretta. Questa dipendenza può essere interpretata come un tentativo, cosciente oppure no, di automedicazione. Stimolando la produzione di un neurotrasmettitore, la dopamina, il tabacco esercita un effetto stimolante sull'umore, un effetto che può essere quantificato. Depressione, irritabilità e ansia sono sintomi frequentemente osservati al momento della sospensione del fumo.

Le donne dicono spesso che fumare la aiuta a superare la solitudine, la tristezza, il dolore, la rabbia e la frustrazione.

La sigaretta offre un "sostegno" di breve durata a un prezzo molto elevato se si considerano i gravi pericoli per la salute.



Fumare è stressante!

Numerose fumatrici hanno l'impressione che la sigaretta le aiuti a combattere lo stress. Le cose non stanno cosi, visto che la sigaretta stessa è un fattore di stress. Basti pensare ai sintomi dell'astinenza da tabacco: irritabilità, ansia, depressione, bisogno urgente di fumare.

Uno studio recente affonda ancor più profondamente il coltello nella piaga: è il tabacco che genera l'ansia e non il contrario. Fumare moltiplica per 16 il rischio di una crisi di panico. La causa? L'effetto ansiogeno della nicotina e i disturbi respiratori associati.



Viva la libertà! I vantaggi...

Indipendentemente dalla tua età e dal numero di anni trascorsi in compagnia della sigaretta, liberarsi dalla schiavitù del fumo è SEMPRE una cosa positiva per la tua salute. E anche per il tuo portafoglio...

Ecco i benefici a breve, medio e lungo termine di una vita senza fumo, dopo:
8 ore: l'ossigenazione del sangue ridiventa normale. I rischi d'infarto del miocardio cominciano già a diminuire.
24 ore: il monossido di carbonio è eliminato dal corpo. L'alito migliora. I polmoni cominciano e eliminare il muco e il catrame. Il rischio d'infezioni respiratorie bronchite e polmonite comincia a diminuire.
48 ore: la nicotina non è più identificabile nel sangue.
1 settimana: i sensi del gusto e dell'olfatto migliorano.
3-9 mesi: la respirazione migliora (meno tosse, più fiato). La funzione polmonare è aumentata del 5 - 10%.
1 anno: il rischio di malattie cardiache (ad esempio l'infarto) è dimezzato.
5 anni: il rischio di ictus è dimezzato. Il rischio di cancro della bocca, dell' esofago e della vescica è dimezzato. Il rischio di ictus raggiunge il livello di rischio dei non fumatori. Riduci rischio di malattie cardiache (ad esempio l'infarto) raggiunge il livello dei non fumatori. Il tasso di mortalità (senza distinzione della causa) raggiunge praticamente quello delle persone che non hanno mai fumato.



Quali sono i vantaggi per le donne in particolare?

Nelle donne che smettono di fumare prima dei 50 anni, il rischio di morire nei 15 anni successivi si dimezza rispetto a quelle che continuano a fumare.

Il rischio di sviluppare un cancro al collo dell'utero diminuisce.
Si riducono i rischi di malattie cardiovascolari (infarto, ictus) e di infezioni respiratorie (bronchiti, polmoniti).
Le fumatrici affette da ulcera allo stomaco che rinunciano alla sigaretta guariscono prima.
Le donne che smettono di fumare prima della gravidanza partoriscono dei bambini dello stesso peso dei figli delle non fumatrici.

Alcuni consigli per guidarti sulla strada del successo
Ridurre il consumo di sigarette non è una soluzione. Anche se fumi 1-10 sigarette al giorno, i rischi del tabagismo per la gravidanza e i rischi cardiovascolari sono molto più elevati rispetto a chi non fuma.
Fumare sigarette leggere non serve a nulla. Chi fuma sigarette leggere inala il fumo più in profondità. Di conseguenza l'esposizione alle sostanze tossiche si equivale nelle fumatrici di sigarette leggere e di sigarette normali.

Un giorno smetterò! Posticipare questa scadenza non facilita le cose! Non esiste il momento ideale per smettere di fumare. Telefona ora al Centro Italiano Antifumo Antismoking e stabilisci con loro una data e dove effettuare il trattamento . Puoi vivere benissimo anche senza sigarette!

Share by: